giovedì 1 dicembre 2011

In un'altra vita

Passai per la vita mutando colore man mano che mutava quello del cielo.
Vivevo di luce, e mi spegnevo la sera: puro spirito.
Mi ficcavo nelle crepe di ogni muro
a respirare le vite degli altri
operosi nelle cucine.
Masticavano maciullavano le cose tra i denti
e poi le mandavano giù per la gola
e parlavano parlavano tra una morte e l'altra.
Poi sputavano il veleno accumulato durante il giorno
in una schiuma bianca che veniva fuori strofinandosi i denti forte.
Avevano teste sempre pesanti
e cercavano di alleggerirla poggiandola
sul petto di qualcuno, o tenendo l'altra sul proprio
di petto.
Qualche volta era possibile vedermi,
qualche attimo prima che comparisse la testa del sole all'orizzonte,
io mi sdraiavo proprio lì
a pelo d'acqua
a giocare a guardare le stelle svanire.
Volevo guardarle fino all'ultimo istante
quindi mi sforzavo di fare in modo che le mie palpebre non si abbassassero mai.
Ma io non avevo palpebre
erano solo un miraggio le mie ciglia di donna
e l'acqua non mi bagnava la schiena
e i capelli non vagavano come tentacoli di medusa nell'acqua
che non potevo sapere salata.
Decisi allora di entrare nel grembo di una giovane donna
che brillava di una luce azzurrina
e aveva paura di tutto
ma l'animavano grandi speranze
e aveva una forza immensa in un punto che si trovava poco sopra l'ombelico.
Io da lì dentro potevo vederlo vibrare
era un'armonica e suonava canzoni bellissime.
E ballavo, ballavo
e mi sentivo crescere i piedi e le mani e la schiena
e il collo e le orecchie ed era bello e dolce
sentirmi accarezzare oltre quel muro,
sentirmi dondolare.

http://www.youtube.com/watch?v=pYnQv2NfVmg